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pensa intensamente

domenica 11 dicembre 2022

Capsula mon Amour


Quando navighi su internet oppure fai una ricerca su Facebook, c'è un algoritmo che ti segue al solo scopo di venderti qualcosa. Il telefono ti ascolta, è curioso, ma in fondo lo fa per il tuo benessere. Non so, scrivi su Google "isole Azzorre" e subito ti compare Ryanair che ti vuole vendere un volo low cost, noleggiare un'autovettura, un bagno turco ed un frigorifero. La ricerca che mi ha creato più problemi e continui banner pubblicitari è stata quella "capsule caffè compatibili", da quel momento soprattutto su Facebook giornalmente mi compaiono le pubblicità più disparate di fantomatiche aziende produttrici di capsule, sorridenti venditori e raccoglitori di caffè entusiasti di svolgere quel duro lavoro solo per noi, che brave persone.

L'italiano si sa è un consumatore abituale di caffè, non più la plebea "moka" ma bensì l'aristocratica capsula da bar consumata a casa. Ho condotto in ufficio un piccolo test, questo mi ha fatto capire come la pubblicità del caffè si sia insinuata in modo permanente nella psicologia dell'italiano medio, ho inserito le capsule in un contenitore ed ho fatto scegliere il prodotto. Le capsule erano anonime ma di quattro colori: rosso, oro, nero e azzurro. 

La maggior parte degli assistiti ha optato per il rosso che strizza l'occhio all'evergreen qualità rossa della Lavazza ed alla Ducati trionfatrice nel mondiale, qualcuno l'oro che ricorda sogni orientali della celeberrima qualità, pochi l'azzurro che rimanda al tradizionale deca. Invece, il nero ricorda troppo il copertone da pneumatico e non l'ha scelto quasi nessuno, quando in realtà sarebbe il colore più attinente al caffè qualità Arabica.

Diciamo che cinquant'anni di tormentoni pubblicitari iniziati con Manfredi per poi passare a Tullio Solenghi, Paolo Bonolis, Enrico Brignano e Maurizio Crozza…ecc hanno prodotto i loro frutti.

È la psicologia del colore che si basa sull’associazione che il nostro cervello fa con certi colori, se guardate i prodotti di un certo settore, vedrete molti degli stessi colori utilizzati più e più volte e non è una coincidenza. Quei colori collegano indissolubilmente il pubblico con il marchio giusto, in base alle aspettative del consumatore.

È innegabile il marketing ha abbinato il colore al prodotto in modo deciso, d'altronde anche il Patronato Acli è azzurro, il Caf oltre l'azzurro ha una linea rossa, la Skoda è verde, la Mercedes argento, la Juve e soprattutto l'Ascoli sono un elegante bianco nero mentre Bologna era la rossa (per il colore delle case e non solo, prima che facessero i cappotti del 110%, ora tende al grigio lana di vetro, che non credo sia più a norma) infine, il pandoro Bauli è rosa.

Insomma, abbiamo una vita grigia tiriamoci su con un bel caffè rosso Tiziano o al limite Marlboro ma lasciateci in pace sul web.



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