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lunedì 1 maggio 2023

Bacchette Austriache.

Innsbruck è una ricca cittadina capitale del Tirolo, ampi viali, sonnecchianti tram ed un silenzio quasi assordante ci accompagnano in questa gita d’inizio primavera; siamo nel ponte del primo maggio, temperatura ideale anche se un po’ umidiccia, ombrello spesso aperto e via all'avventura.
Il simbolo di questa cittadina non è solamente il tradizionale Brezel o la birra che scorre dappertutto e neanche l’avventurosa “Nordkette” (funivia che in breve tempo ti porta a 2.300 metri) questa è la casa dei bastoncini da trekking o da montagna di tutte le forgie e colori, si portano fieramente come fossero un mast da mostrare al mondo e non importa tu abbia dieci anni o sia coetaneo di Silvio, devi averne uno.
Questo lembo d’Austria, così vicino all’Italia è il paradiso degli escursionisti con le immancabili bacchette, le vedi camminare insieme nella pioggia o sotto il sole; dentro pomeriggi opachi senza gioia né dolore, così direbbe il buon sugar Fornaciari.
In centro, a ridosso della Stazione troverete un bel negozio di "Intersport", facciata in vetro opaco, uno scatolotto alto quattro piani che sembra la casa di “supercar” riempito di soli prodotti per la montagna, zaini di tutte le misure e forge, sci, scarponi, giacche, snowboard e chi più ne ha ne metta (il quarto piano, rigorosamente senza scala mobile è riservato agli amanti dei saldi, le rimanenze a prezzo scontato ti accolgono caldamente).
Ora, non voglio essere categorico, ma oltre le montagne c’è poco di più che non si possa vedere in una giornata, da non perdere la cattedrale ed il sontuoso Palazzo Imperiale ( Kaiserliche Hofburg) dove si resta estasiati dalle stupefacenti "Sale di Gala", fra cui emerge la bella Riesensaal, la "Sala dei Giganti", usata come salone delle feste, dal soffitto affrescato con il Trionfo della Dinastia Asburgo-Lorena, dipinto nel 1775 dal tedesco Fran Anton Maupertsch. Alle pareti grandi ritratti degli Asburgo-Lorena ( e di chi altri…)
Maria Teresa fece costruire anche un arco trionfale sull'attuale Maria-Theresien-Straße in ricordo di due sue visite alla città, una nel 1739 ed una nel 1765 in occasione del matrimonio di suo figlio Leopoldo, evento che venne in parte oscurato dalla morte di suo marito, l'imperatore Francesco Stefano di Lorena durante i festeggiamenti. La coppia imperiale alloggiava all'epoca proprio alla Hofburg di Innsbruck e Maria Teresa, che aveva una sfrenata ammirazione per il marito, diede ordine che la sua camera da letto fosse convertita in cappella per il palazzo.
Bè, decisamente più decadente è la nostra stanza d'albergo un tre stelle minimal con la moquette che ci avvolge calorosamente e l'immancabile scricchiolio dei palazzi di inizio secolo ( stessa età dell'ascensore…), colazione basic con imperdibile uovo sodo, caffè, latte, spremuta di arancia, mela, prosciutto cotto con formaggio e rosetta ( da assumere non necessariamente in questo ordine).
Al termine della lauta colazione ci attende un'altra tappa imperdibile, il trampolino dello sci, il Bergisel con l'annesso stadio, costruito per le Olimpiadi del 64 e 76 ed usato pochissime volte, insomma vista mozzafiato ma che opera assurda.
Naturalmente, da ricordare la messa di Giovanni Paolo II che nel 1988 sullo stadio antistante ha incontrato i fedeli ( forse avrebbe anche usato gli sci) ma si è limitato ad un incontro pastorale.
Poi, mentre gironzoli per l'assonnata città, noti con stupore che chiunque può prendere un quotidiano inserito all'interno di un contenitore in plastica trasparente con l'avviso che puoi pagare due euro… e nessuno controlla. Insomma, è facoltativo, puoi contribuire e se non lo fai avrai un peso nella coscienza, un rimorso, che segno di civiltà ( permane qualche malintenzionato, ecco perché hanno apposto un minaccioso lucchetto nella cassetta delle offerte).
Un altro indice di progresso è che al bar una bottiglia di minerale da mezzo litro costa come la birra in vetro, aboliamo la plastica e non dimentichiamo che l'acqua arrugginisce.




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